venerdì 7 gennaio 2022

"La ridondanza mnemonica serve a far fronte ai guasti di sistema sia nelle macchine che negli esseri umani. Provate un po' a ricevere l'ennesima delusione sentimentale, dopo che con una pillola magica, avevate cancellato ogni informazione relativa alle precedenti delusioni d'amore. Il vostro cuore, già lesionato, si ritrova impreparato a ricevere l'ennesima batosta e cede definitivamente. Mai trascurare l'importanza dell'informazione, acquisita col dolore". F.I.

giovedì 6 gennaio 2022

"Se ami davvero una persona, non cerchi in tutti i modi di cambiare la sua natura, la sua personalità, il suo essere. Tuttavia, se la ami perché sei consapevole di quanto valga realmente tale persona per te e per l'intera società, essa cambierà autonomamente in meglio. Curerà di più la sua salute e accrescerà notevolmente la sua autostima. Percepire un amore sincero, ci aiuta ad amare maggiormente noi stessi; e ogni cambiamento, potrà solo avvenire in meglio". F.I.  


"Riceviamo costantemente dei pezzi di un puzzle da una fonte misteriosa e sconosciuta. Con nostra grande sorpresa poi, anche a distanza di molti anni dal momento in cui li abbiamo ricevuti, scopriamo che tali pezzi sono di un'importanza che sfiora l'incredibile; in quanto sono indispensabili e si incastrano perfettamente con tutti gli altri pezzi del puzzle che in un dato momento della nostra vita, formano il “quadro dinamico” e dunque in continua evoluzione, della nostra esistenza". F.I. 

"Non puoi goderti lo spettacolo, se sei parte dello spettacolo. Per goderti lo spettacolo, devi fare una distinzione, seppur fittizia, tra reale e non reale. Ma poi ti accorgi che tale distinzione è priva di senso, poiché reale e non reale si ritrovano entrambi sovrapposti l'uno con l'altro; mentre lo spettacolo continua e tu smetti di rincorrere quell'identità perduta (o forse mai avuta), che in ogni caso non avresti mai potuto afferrare". F.I. 

 "Non puoi aprire gli occhi alle persone con la forza, attraverso un atto meccanico; faresti loro del male (gli occhi sono organi delicati e sensibili). Occorre stimolarli con la luce, affinché si aprano da soli, automaticamente. Quando ciò non accade, significa che è la loro ostinazione a promuovere la volontà di tenerli chiusi, dettata dalla paura di vedere l'indesiderato, l'ignoto, ovvero ciò che è comprensibile solo attraverso un adeguato sforzo psichico. Crogiolarsi nel buio è molto più semplice, poiché richiede solo l'assimilazione di informazione preconfezionata, stabile, di basso livello, inutilmente elaborabile". F.I. 

"Il leone insegue la gazzella per ucciderla e cibarsene. Per il leone è un bene, per la gazzella è un male. Il sadico tortura la sua vittima perché ciò gli procura piacere. Per il sadico è un bene, per la vittima è un male. Dove sta la differenza tra il sadico e il leone? L'azione del leone è dettata da una forma ordinaria dei principi della Natura; l'azione del sadico è dettata da una forma non ordinaria (perversa) dei principi (alterati, a livello individuale, soggettivo) della Natura.

Nel rispetto dei principi ordinari della Natura, i concetti di Bene e Male si fondono tra loro, attraverso la loro stessa complementarità ("contraria sunt complementa", per dirla con Bohr). Al di fuori dei principi ordinari della Natura, i concetti di Bene e Male entrano tra loro in dissonanza, dando forma all'immagine di una realtà difficilmente concepibile, da una comune mente umana". F.I. 

"Nella ricerca delle “leggi ultime della Natura”, ci vediamo costretti ad osservare eventi e strutture in una realtà definita da una serie interminabile di simmetrie spezzate, per poi lavorare a ritroso nel tentativo di capire/risalire alle leggi simmetriche da cui traggono origine. In questo cammino a ritroso dell'indagine sulla realtà, sparsi un po' ovunque, si trovano i fenomeni emergenti. Riuscire a conciliare il tutto (come in un unico puzzle), sarebbe come voler riunire un fisico particellare, uno della materia condensata e un biologo molecolare, nella speranza che al termine di una loro accesa discussione, arrivino tutti insieme a definire una 'Teoria del Tutto' ". F.I. 

"La scienza si autodetermina evolvendo, attraverso il dubbio e l'apertura mentale di chi la supporta e la tratta con rispetto (senza mai dogmatizzarla)". F.I. 

"Oltre lo specchio vi è una conoscenza che è possibile impartire con l'unico scopo di salvare delle anime; ma purtroppo non tutte le strutture psichiche sono idonee ad accoglierla". F.I. 

"Ogni idea di perfezione va fatta risalire a monte di ogni concetto, di ogni pensiero, di ogni azione, di ogni paradosso e di ogni illogicità; in pratica, va fatta risalire all'inizio dei tempi". F.I. 

"Vedere sé stessi come un fluido, come un processo dinamico non disgiunto da tutto ciò che ci circonda (fino a distanze incalcolabili), ci porta a comprendere di non aver mai realizzato o compiuto nulla nella nostra vita; siamo solo una parte infinitesimale dell'intero processo dinamico di elaborazione dell'informazione, che l'intero Universo porta avanti da miliardi di anni, calcolando ininterrottamente sé stesso". F.I. 

"La fine di ogni certezza ci conduce sulla via del risveglio interiore; dove ogni frammento di realtà, osservabile, ponderabile e calcolabile attraverso le conoscenze del proprio momento storico, viene inteso come caso limite di un disegno infinitamente più grande, che non riusciremo mai a definire e dunque a comprendere". F.I. 

"AMANTI: I loro inconsci si sono trovati e hanno legato immediatamente; i loro pensieri razionali si sono adattati alla situazione". F.I. 

"Quando la propria ignoranza si autoalimenta con la mancanza di autostima e del desiderio di acquisire nuova conoscenza, inizia la venerazione delle divinità in carne e ossa e la loro presa di potere nei confronti di chi le ascolta, mettendo in pausa a tempo indeterminato, l'utilizzo della ragione". F.I. 

"Quando combiniamo la meccanica quantistica con la gravità, è possibile ipotizzare che lo spazio stesso sia un fenomeno emergente, anziché fondamentale. Quando si arriva a tale ipotesi, ogni certezza che abbiamo sulla realtà del mondo, crolla inesorabilmente; a tal punto tutto diventa mera illusione, persino noi stessi". F.I. 

"Immaginiamo di avere certi gradi di fiducia assegnati a varie convinzioni. Poi raccogliamo altre informazioni e impariamo qualcosa di nuovo. In che modo queste nuove informazioni cambiano i gradi di fiducia che avevamo assegnato? È la domanda che dovremmo porci ripetutamente, man mano che impariamo cose nuove sul mondo. È necessario conoscere il teorema di Bayes per attuare tale approccio nella vita? No, è sufficiente non essere degli imbecilli (all'ignoranza si può porre rimedio; all'imbecillità no)". F.I. 

"Perché l’Universo invece del nulla? L’informazione delimita-definisce lo stato di non esistenza. Da tale stato prende forma la creazione della realtà; ovvero lo stato di esistenza. L’informazione nasce autonomamente dallo stato di non esistenza, in quanto ne definisce il concetto stesso (l’informazione non può, non esistere). Tuttavia, nessun concetto può esistere senza la sua “controparte” (un esempio fondamentale: materia-antimateria), poiché in tal caso l’informazione ad esso legata diverrebbe infinita. Da tali premesse, emerge dunque la base concettuale relativa alla creazione della realtà". F.I. 

"Se è vero che la massa è una forma complessa di energia e a sua volta l'energia è una forma complessa di informazione, allora l'errore fondamentale sta nell'identificare l'inconscio come un'entità nascosta nel nostro cervello, quando in realtà esso permea tutto il nostro corpo. Quando impari ad usare il tuo corpo come un’antenna, non hai più bisogno di usare il cervello". F.I. 

"Qualsiasi questione di natura indecidibile (dalla teoria M, passando per gli assiomi gödeliani di scelta fino al concetto di libero arbitrio e di Dio), che porta ciononostante ad una libera scelta/decisione individuale di accettazione (credere) o non accettazione (non credere) della stessa, deve essere inteso come un atto di fede (in qualcosa o nel suo opposto). Astenersi dal compiere tale scelta, significa compiere un atto di grande umiltà, in nome della grande madre scienza". F.I. 

"La mente umana a volte può ingaggiare delle vere e proprie guerre tra paure. Quando una paura assai forte prevale su un'altra più debole, non si bilanciano entrambe portando ad una analisi fredda, critica e razionale delle cose e dunque in ultima istanza a delle scelte/decisioni più o meno sagge; ciò che accade invece, nelle menti più "soggiogabili", è che le paure più forti tendono ad eliminare completamente quelle più deboli, negandone addirittura l'esistenza e le origini. Il punto è che spesso paradossalmente sono proprio le paure più deboli, quelle legate agli aspetti più inquietanti che ruotano attorno alle nostre esistenze. Chi le elimina con estrema facilità e noncuranza, cerca solo una pace interiore che non sempre, a lungo termine, porta a buoni frutti". F.I. 

"La differenza tra un primo incontro (sentimentale o di lavoro) all'età di vent'anni e un primo incontro all'età di cinquant'anni, è che nel primo caso tale incontro è preceduto da un milione di aspettative, un milione di illusioni e un milione di speranze; mentre nel secondo caso le stesse elucubrazioni sono praticamente pari a zero". F.I. 

 

"I pezzi di un puzzle possono essere incastrati con la forza oppure dolcemente; nel primo caso la probabilità che si tratti di pezzi non corrispondenti è molto elevata, mentre nel secondo caso invece, è molto più probabile il contrario. Peccato che in amore, al primo appuntamento, quasi nessuno pensi alla logica dei puzzle". F.I. 

"Se l’altrove assoluto è il regno del disordine, del caos, dell’insensato, dell’indeterminatezza e dell’imponderabilità, significa che è il posto ideale per dissolversi nel nulla e divenire il tutto". F.I.

"Per avere una visione d’insieme della realtà, non è necessario avere il pallino per la musica, l’arte, la matematica o la fisica (dove ogni definizione d’intelligenza, lascia il tempo che trova); bensì, l’idoneità a percepire il mondo attraverso l’esclusione di tutte le nostre certezze, basate su modelli d’esperienza collettiva, che non hanno mai avuto modo di tradirci. L’inatteso stupisce e lascia gli animi basiti, ma se avvertito in anticipo, può solo risvegliare corpi e anime". F.I. 

"Un disegno intelligente, per ritenersi tale, deve mutare nel tempo per comprendere meglio sé stesso; creare strutture simmetriche e ordinate per dare l'illusione a chi cerca di comprenderlo, di averlo compreso; avere uno scopo finale non noto neppure a sé stesso, in quanto mutevole in funzione di condizioni, nel tempo, altrettanto mutevoli. L'universo ci osserva e sorride, poiché neppure esso stesso è consapevole di dove stiamo andando; semplicemente, elabora informazione, per non morire (esattamente come fanno tutte le entità animate che lo popolano)". F.I. 

"Le più importanti equazioni atte a descrivere la realtà fisica o puramente astratta/matematica, hanno sempre lo zero, posto, solitario, accanto all'uguale. Ogni visione d'insieme conduce all'annullamento di tale insieme; ogni visione frammentaria della realtà, conduce alla formulazione di un'equazione che la giustifichi. Ma un intero non potrà mai essere tale, finché non si dissolve nel vuoto infinito della sua essenza fondamentale. Nell'unità troviamo l'illusione della sostanza; nello zero, ritroviamo invece l'identità ultraterrena di tutto il Creato". F.I. 

"La più alta forma di intelligenza umana non può ritenersi tale, senza quella componente di natura alternante ma sempre insita nella sfera psichica di specifici individui, chiamata sesto senso o predisposizione alla percezione dei presagi". F.I. 

 

"Ogni volta che mi crolla un mito, la mia autostima cresce di qualche punto percentuale. Dobbiamo sempre onorare e rispettare le nostre virtù, poiché non sono mai inferiori a quelle degli altri". F.I. 

"Nel momento in cui è la serendipità a segnare/arricchire l'intera vita di una persona, si concretizza un percorso esistenziale in cui la meraviglia è sempre al centro di ogni cosa. Credo non possa esistere, una vita più interessante di questa". F.I. 

mercoledì 5 gennaio 2022

"Cosa accomuna i seguaci di Cristo, con i seguaci di Lucifero? La follia collettiva nel credere in forze sovrannaturali che ci sovrastano, in un'eterna lotta tra bene e male, quando in realtà tale lotta si consuma in ognuno di noi, assumendo forme patologiche di natura costruttiva o distruttiva, a seconda dell'illusione/entità da idolatrare scelta in origine. In assenza di tali illusioni, la natura della mente umana ci apparirebbe come in realtà è: ambigua ed incoerente; come è giusto che sia, per tutte le forme di pensiero non Turing-computabili". F.I. 

"Chi ti sorprende su un fronte e non ti delude in altri ambiti, ti affascina con le sue competenze. Chi ti sorprende su un fronte e ti lascia nello sconcerto in altri ambiti, ti affascina con le sue inspiegabili ambiguità. Chi ti sorprende su tutti i fronti, ben lontano da ogni incoerenza e ambiguità, ti affascina con il suo genio". F.I. 

"Nessuno è realmente consapevole di ciò che sta realizzando, finché non lo ha realizzato; le immagini di un prodotto finito, saranno sempre sfuggenti ed incomplete. Nessun processo di elaborazione dell'informazione, può riconoscere sé stesso, in una visione d'insieme che includa un'immagine statica e finita del tutto. Con il consenso di Descartes: penso, dunque sto divenendo". F.I. 

"Le onorificenze post mortem, non fanno altro che amplificare il valore dell'operato di chi in vita non le ha mai ricevute. Se quasi nessuno comprende subito l'importanza di uno specifico contributo in un determinato contesto della sfera umana, significa che tale contributo è troppo in anticipo con i tempi e dunque contraddistinto da un valore aggiunto, visibile solo agli occhi di pochi individui". F.I. [Riflettendo sui lavori di Anton Zeilinger e sul premio Nobel, che per lui tarda ad arrivare]. 

  "Il più grande premio che uno scrittore possa ricevere, è avere milioni di lettori a distanza di secoli dalla sua morte. In altri ter...